2020 – International Performance Art Giswil (OW)
La performance trae ispirazione dai Tarocchi di Marsiglia, in particolare dalla carta della papessa.
Quando gli spettatori arrivano di fronte alla Turbinehall vedono una figura che indossa una camicia bianca e un cappello nero intenta a spazzare il piazzale con una scopa. Mentre le performance degli altri artisti invitati all’evento si sussegono all’interno della Turbinehall, la figura dipinge sul piazzale delle linee simili a quelle che delineano i parcheggi. Lo spazio delineato per i parcheggi ora si confonde e si trasforma in una composizione geometrica.
Ad un certo punto la figura si affaccia alla porta principale dell’edificio e attira l’attenzione degli spettatori che stavano ancora applaudendo per la fine di una performance. La figura dice: “I have a doubt!“ (Ho un dubbio!).
Gli spettatori si avvicinano alla figura. Poi lei si toglie il cappello e i suoi lunghi capelli neri vengono svelati.
La figura dice il seguente testo mentre si spazzola i lunghi capelli:
You walk hand-in-hand with someone you’ve never met before along organized streets in a residential neighborhood in a city you’ve never been before on whatever day. In front of the single-family houses that look all the same, luxury convertible cars with leather interiors. You decide to have a family picture taken right in front of one of those houses with a son that is not yours with a dog that doesn’t belong to you next to a car you’ve never drive you worry that the person that is with you has a fashionable haircut that wear branded clothes you want to be holded thight you want to be kisses you want all his attention at that moment someone interrupt you. A woman claim her son a stranger drives away the car the person who was by your side goes away with the dog. You are alone on the sidewalk and you feel uncertain but suddently you notice something: a doubt. Then someone offers you a bucket of dirt, a flower, a gardening book, everything return to normality and you don’t know why but you feel happy again you want to cultivate a garen like many others in a countryside that is no longer a forest where you harvest beautiful but sterile fruits.
Lascia cadere la spazzola al suolo e si sfila i pantaloni rivelando il lungo vesito di seta bianca. La figura si mette a cantare «Do you know who I am? Please tell me who I am…» che risuona in tutto l’edificio con grande riverbero.
Esce dall’edificio e attende che gli spettatori sul piazzale ”geometrico“. Si mette a correre in cerchio e manda impulsi al pubblico con il suo corpo e la sua voce.
Poi, si ferma al centro del piazzale (sulla struttura geometrica), raccoglie i capelli in uno chignon sul quale posiziona una corona di fiori e elementi naturali. Si volta e si dirige verso il ponte che separa il piazzale con la montagna e la foresta. Raccoglie erbe selvatiche commestibili prima di sparire tra gli arbusti.